In occasione della presentazione alla stampa di Bianca Come il Latte, Rossa Come il Sangue abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Luca Argentero ed il regista Giacomo Campiotti. Trovate il video integrale della nostra intervista esclusiva subito sotto la notizia.
Come ci si rapporta in un film al tema dell'adolescenza? Un periodo che poi si dimentica…
Giacomo Campiotti: "Non io, io sono un eterno adolescente, anche se non penso di essere l'unico in questa sala. Ho in mente perfettamente le emozioni di quel periodo. E' un momento in cui ti rendi conto che la vita non è quel mondo fatato che conoscevi da bambino. E' il periodo in cui vedi prima tutto bianco poi tutto nero. Il momento in cui le emozioni hanno il sopravvento e visto che il Cinema è emozione non c'è niente di meglio che raccontare una storia sull'adolescenza. Noi abbiamo cercato di avere un approccio sincero partendo da un libro che ha avuto un grande successo e che ha toccato argomenti profondi.
L'altra faccia dell'adolescenza è il rapporto con i docenti. Il tuo personaggio è un po' utopico forse.
Luca Argentero: "In realtà un docente così esiste. E' Alessandro, l'autore del libro. Io ho cercato di rimanere fedele al copione, al libro e a quello che Alessandro è nella vita. Io credo che comunque esistono tanti buoni esempi di educatori più che di docenti nel nostro panorama scolastico, certo è una fortuna averli."
Il film parla anche del tema delle donazioni. La vostra posizione in merito?
Giacomo Campiotti: "L'atto che fa Leo è un atto profondissimo. Nel film esce naturale anche se è una cosa enorme. Non ci dobbiamo dimenticare di questi eroi che giornalmente compiono dei veri miracoli."
Luca Argentero: "Io non ho la tesserina nel portafoglio ma i miei sono informati nel caso dovesse succedere qualcosa…"